POL - Cronaca di un perdente

Chi è Pol? Alessandro Polisco è qualcuno che sa spiazzare. Se lo trovassi domani a fare il barbone in stazione con un milione di Euro nel cappello non mi stupirei.
Pol è un bassista, che scrive testi, è un attore. Cronache di un Perdente è stato registrato nel giro di due settimane alle sale prove di Modena Mr.Muzik con una strumentazione abbastanza rudimentale. E‚ un testamento musical-poetico, un ascolto da affrontare a secondo acchito e con un tasso alcolico elevato.

La prima traccia dice tutto: Poesia sporca di un poeta in rovina, chiarisce immediatamente la volontà di Pol di farsi autore immerso nel fango, che perso nei fumi delle rovine che lo circondano regisce con frasi maledettamente semplici e strofinate. Si elegge poeta, ma poeta della polvere, predicatore da marciapiede che scansiona perfettamente un‚opacità dilagante frantumandola con sinceri e semplici versi.
Per paradosso, l'enfasi da burlone che da ai suoi recitati innalzano il livello di attenzione al contenuto generale di ogni brano. Porta di Luce, Grazie, Innocenza, La Ballata di Kitammuort, eseguiti esclusivamente con basso e voce sono l‚esempio preciso del procedere di Pol, piccoli fazzoletti di poesia in un marciapiede bagnato.
Altra cosa sono i due pezzi eseguiti con l'aiuto dei Bypass Trio: Romantic Moon e Water Bossa, spiazzamento totale, quasi liberatorio, intriso in un ruvido jazz che ricorda vagamente i sincopatismi della band di Lennie Tristano. Due pezzi che fanno da liberatorio titolo di coda ad un EP che ha un sincero sapore di undergroud autentico. Genuino. Che sa di portacenere ma profuma di vino.

d.m.

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