UP THERE: THE CLOUDS

Con questo post, l'obiettivo di emiliamixtape lascia temporaneamente la provincia di Modena e si sposta verso la Romagna, inquadrando quel rettangolo di terra compreso tra Forlì e Rimini che negli ultimi anni ha dato i natali ad alcune tra le band più importanti ed influenti per quanto riguarda la scena italiana.
Di Rimini sono infatti originari anche gli Up There: The Clouds, cinque ragazzi, attualmente sparsi per motivi di studio lungo tutta la penisola, che nel 2009 hanno dato alla luce sotto Frohike (label milanese estremamente attenta alle realtà più sperimentali) un Ep, inizialmente autoprodotto e self-titled, che è un piccolo gioiellino sia in quanto a packaging, estremamente curato e interamente fatto a mano, che in quanto a contenuti.
Nonostante i cinque si muovano all'interno di un territorio, quello del post rock strumentale, in cui a detta di molti tutto è già stato detto e in cui il rischio di risultare ripetitivi o, ancor peggio, derivativi, è sempre in agguato, i quattro brani dell'Ep d'esordio risultano essere una piacevole sorpresa anche per le orecchie più "navigate" e abituate a queste sonorità.
Destreggiandosi con abilità tra i richiami a band come Red Sparowes, Caspian e God Is An Astronaut, gli Up There: The Clouds riescono a creare, attraverso la sapiente rielaborazione di queste influenze, dei brani che hanno la potenza e la freschezza tipiche di un disco d'esordio ma che allo stesso tempo stupiscono per equilibrio e maturità compositiva.
Non resta quindi altro da fare che attenderli alla prova del primo full-length, per il quale tra l'altro sono già stati approntati un paio di nuovi brani, per capire se i cinque riminesi saranno in grado di confermare e rafforzare quanto di buono hanno già fatto con questo Ep.

f.r.


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