Nasty Laugh

Dopo i Lace Up continuiamo ad esplorare il sottobosco punk dei gruppi Modenesi con i Nasty Laugh, quartetto nato dalle ceneri di una realtà importante del panorama locale come i Sunny Ride Trier, attivi dal 1997 e che ha calcato (quasi) tutti i palchi della zona.
I due ex-componenti trovano nell'ex-batterista degli Ex-presidenti (ex-tutto!) l'elemento mancante e iniziano a produrre brani potenti e curati in ogni dettaglio.
La forza della nuova formazione sta proprio nella capacità di scrittura fluida e accattivante grazie a melodie che sembrano arrivare direttamente dalla west coast californiana.

Emiliamixtape vi regala in esclusiva due brani ('Mirror' e 'Perfect Boy) estratti dall'EP "A Troubled Love Line" uscito il 17 febbraio 2011, che rende perfettamente le sonorità punkrock melodiche del gruppo sulla scia di No Use For a Name e Blink 182.

f.a.

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LITUS

Nel cuore di un quartiere di Modena che sta vivendo un momento di intensa riqualificazione urbana, dietro l’Ohm, la polisportiva Villa d’Oro, le ex scuole medie Marconi e Il Centro Musica, il 29 Maggio prenderà vita, con quasi un mese d’anticipo, l’estate per un solo pomeriggio. Castelli di sabbia, partite di beach volley, musica reggae dal vivo più djset e ragazzi che pitturano sui muri esterni di un’edificio che per un pomeriggio si trasformerà in una colonia abbandonata della riviera: questo sarà LITUS.

Il Centro Musica ha pensato di ricambiare l’ospitalità al quartiere che lo ha accolto ormai 17 anni fa, regalandogli una domenica pomeriggio fuori dall’ordinario.

LITUS si svolgerà Domenica 29 Maggio dalle 15 alle 20 in via Due Canali Sud 3 a Modena e vedrà la collaborazione di due realtà limitrofe al Centro Musica: la Bizzarri Records (che gestisce la sala di registrazione nei locali del Centro Musica) provvederà a sonorizzare la giornata con djset più un concerto degli artisti di punta della loro etichetta, mentre Avia Pervia si occuperà di rivestire, dipingendoli, gran parte dei muri esterni del Centro Musica.

ll bar del Mr.muzik Off (le 5 sale prova ed il locale per spettacoli del Centro Musica, in via Morandi 71) si sposterà per un giorno all’aperto e si occuperà di rinfrescare un ambiente dalle temperature caraibiche.

Il Centro Musica sarà presente con il progetto SONDA e coglierà l’occasione per raccogliere demo dalle band interessate e intervistare quelle già coinvolte. Interviste che poi verranno postate su emiliamixtape.

BIZZARRI LIVE + DJSET
LION D - MISS LINDA - FIDO GUIDO
KGMAN - LIVITY BAND


Padre Gutiérrez - SONDAinONDA

Proseguono le video interviste della rubrica SONDAinONDA ed oggi presentiamo una nostra vecchia conoscenza, Padre Gutiérrez.

Padre Gutiérrez è il progetto solista di Mattina Tarabini, musicista e cantante di Carpi.
Ascoltare Padre dal vivo riserva sempre qualche sorpresa, le sue esibizioni fatte di musica, teatro e danza diventano vere e proprie performance che riempiono il palco di atmosfere inaspettate e coinvolgenti, a tratti distese a tratti tetre. Un vero e proprio show fatto di brani lenti e avvolgenti che si scontrano con altri più duri ed energici ma mai senza un pizzico di ironia.
Un profondo amante delle parole cantate (e si sente), scrive delle canzoni "..per essere male interprentate..." tra sacro e profono, ironia e serietà. Parola di Padre Gutierrez.

Sul nostro canale youtube la versione in acustico di Cuori e Liquori che ci ha regalato dopo l'intervista.

m.s.



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Pigna - Globalizzamore

Primo disco per il modenese Andrea Pignatti in arte Pigna, registrato dopo una decina di anni di pausa, appena ricaricato di linfa dal progetto Abruzzo con due inediti composti per le popolazioni colpite del terremoto, esce nel 2009 Globalizzamore.
Un disco dall’intento impegnato, diretto nei contenuti, che si muove nei pensieri di chiunque riesca a guardare oltre il proprio naso. Le sonorità pulite che viaggiano tra il soft rock e il pop di inizio anni novanta rendono le analisi molto più leggere di quello che potrebbero risultare. Le musiche, ottimamente composte, vengono arrangiate da Marco Bellucci, collaboratore e amico.
Un disco quindi dal facile ascolto, dove però il “facile” non ha nessuna accezione negativa ma, anzi, esalta la fruibilità pop della miscela musica-parole di Pigna, a partire proprio dalla title track.
d.m.



PIGNA - GLOBALIZZAMORE


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Jolaurlo - EmiliaExclusive -

I “bolognesi” Jolaurlo sono pronti con il terzo album, Meccanica e Natura. Il cd sarà pubblicato attraverso la Irma Records che ha creduto nella filosofia del “Do it yourself” del gruppo. In quest'occasione la band ha deciso di creare una specie di azionariato popolare. Ogni biglietto venduto ai loro concerti è finito in una somma a sostegno delle spese di registrazioni dell’album. Ogni spettatore è così diventato un produttore e il suo nome è finito tra i crediti del disco. Perfino il titolo del cd è stato scelto online dai tanti “produttori”. Questa forma di produzione ha vinto anche un premio. La cantante Marzia Stano ha risposto alle nostre domande. Per capire, comprendere e magari fare nostro il loro pensiero.

Rispetto ai precedenti lavori in cosa si discosta Meccanica e natura?
A parte un sound più elettronico, Meccanica e Natura è un disco di rottura, di cambiamento totale, ovviamente reversibile perché per noi nulla è mai definitivo e tutto è in continuo movimento! Quello che è cambiato è principalmente il “linguaggio” mentre resta intatto il “messaggio”. Tanto per cominciare a livello di testi, la rabbia e il disagio, che hanno sempre contraddistinto i temi delle canzoni, vengono espresse in maniera differente, lasciando che la mia parte più dolce prevalga sul mio lato “guerriero”. Resta l’attitudine istintiva e irruenta ma di nuovo c’è il tentativo di far convivere l’energia caotica del punk con la puntualità e il rigore dell’elettronica. Questo disco a differenza degli altri, scritti e composti tutti assieme in sala prove, nasce in studio, dove per far sentire quello che cantavo non dovevo per forza “urlare”. Sarà per questo che mi concedo un nuovo registro vocale e la possibilità di esplorare suoni diversi. Per la musica c’è stato più o meno lo stesso processo, abbiamo curato noi la produzione artistica di quasi tutti i brani, Gianni e Mauro (chitarrista e tastierista) si sono calati nella veste di produttori e arrangiatori, io e Poppy (voce e bassista/chitarrista) svolgevamo il ruolo di supervisori. Insomma questo è stato un disco pensato, realizzato e metabolizzato interamente da noi.

Ascoltando e vedendo la vostra cover di Annarella, mi siete sembrati i CCCP del duemila. Quest'affermazione vi fa piacere, o è un’offesa?
Avendo scelto di reinterpretare un brano meraviglioso come quello, non può che essere un piacere la tua affermazione. Ma non abbiamo mai avuto la pretesa e il desiderio di voler “essere” loro. I CCCP erano l’unico gruppo italiano che ascoltavamo davvero con orgoglio quando avevamo 17 anni, rappresentavano la conferma che si poteva fare della buona punk wave pur essendo italiani. Quando abbiamo deciso di reinterpretare Annarella sapevamo che ci saremmo esposti a elogi ma anche a forti critiche, ma non ci è mai importato perché godiamo tantissimo ogni volta che la suoniamo e ci sentiamo autentici nel farlo.

Quali sono i musicisti e non solo, che vi hanno ispirato dall’inizio a oggi?
Ascoltiamo moltissima musica e amiamo diversi generi musicali. Spesso a ispirarci può essere anche il gruppo più sconosciuto della terra, ma se ci comunicano qualcosa, diventano i nostri idoli. Volendo citare i “grandi” non ho problemi a sostenere che nessuno di noi suonerebbe uno strumento se non ci fossero stati prima i Joy Division, New Order, Kraftwerk, o i Cure di Three Imaginary Boys, con le loro chitarre scordate, batterie fuori tempo e riverberi lontani e sensuali. Poi sono arrivati gli anni '90 con i Pixies, Sonic Youth, Nirvana, Elastica e avevamo tutti 16 anni, e grazie a loro abbiamo detto: “Possiamo provarci anche noi”. I presupposti erano buoni, ma come siamo arrivati a questo punto, proprio non lo so… (forse è colpa dei Prodigy).

Siete provenienti dalla Puglia e vivete a Bologna. Adesso che in Puglia si fanno più cose che a Bologna c’è il rimpianto di essere arrivati qui?
Ne parliamo spesso ma non è che possiamo partire ogni volta che ci sono delle criticità! La Puglia sta facendo passi da gigante ed è motivo di orgoglio per tutti noi. Continua a mancarci sopratutto d’estate. Bologna al momento è culturalmente molto più arida del passato ma è un problema di tutta l’Italia, non solo di questa città. L’unico rimpianto è che quando abbiamo potuto trasferirci a Berlino non l’abbiamo fatto, ma non è detto che il prossimo disco non nasca proprio lì.

Rimanendo sempre su legame con Bologna. Cosa vi ha dato e cosa vi ha tolto questa città?
Ci ha dato tanti stimoli e ci ha messo in contatto con una rete di persone che si sono verificate preziose nel tempo. Ci ha dato la sensazione di vivere in una città aperta e libera in cui la gente non si gira a guardarti male se esci da casa vestito in pigiama, o se bacio la mia ragazza sull’autobus. Quello che ci ha tolto in dieci anni è la spensieratezza, la calma e l’ingenuità.

Mi puoi dare un aggettivo per questi gruppi: CCCP, CSI, Bluvertigo, Afterhours, Massimo Volume, Tre Allegri Ragazzi Morti, Teatro degli Orrori, Le Luci della Centrale Elettrica, Subsonica, Marlene Kuntz.
Gli aggettivi esprimono categorie di giudizio e non è mia abitudine. Ti darò dei nomi, parole che mi vengono alla mente pronunciano i nomi di questi gruppi. CCCP: La Rivoluzione. CSI: Il Cambiamento. Bluvertigo: L’Immagine. Afterhours: Il Rock. Massimo Volume: La Poesia. Tre allegri ragazzi morti: Il Ritorno. Il Teatro degli Orrori: Il Presente. Le luci della centrale elettrica: Il Mistero. Subsonica: L'Eccezione. Marlene Kuntz: L'Esempio.

Cosa bisogna fare per suonare il primo maggio a Roma, fare da spalla agli Stereo Total, pubblicare con Irma, insomma date qualche consiglio a chi inizia a fare musica nel 2011? Bisogna crederci. Essere pronti a sacrificare tante cose della propria vita. Fare tesoro delle critiche ma non lasciarsi abbattere, cercare di collaborare con persone che hanno esperienza e credibilità, persistere nella propria strada in maniera determinata ma non cieca. Essere autentici.

a.t.

Pachamama - Che Vuole il Mondo

I Pachamama sono una band di Cento (FE) con ormai una ventina di anni di esperienza sulle spalle, un'oasi nel deserto delle mille piccole e grandi band che si sciolgono nel giro di pochi concerti. Questa esperienza è condensata nell'album Che Vuole il Mondo (autoprodotto con l'etichetta Audio Engine Music), un disco che rappresenta a pieno la band, con le sue influenze e i suoi tratti riconoscibili.
I testi che a primo acchito risultano semplici, in realtà nascondono un contenuto spesso profondo e soggetto a letture molteplici. Se provi a mollare i freni e a lasciarti andare con la mente all'ascolto dei pezzi ti sembrerà di vivere in un diario di viaggio di un girovago che ha toccato punti del mondo molto distanti tra loro, riuscendo così ad avere una visione sempre globale di quello che lo circonda. Gli arrangiamenti molto buoni e il sound orecchiabilissimo, che risente in maniera abbondante (forse un pelino troppo) di sonorità primi anni novanta (con qualche influenza world), rendono ancora più fruibile e piacevole il tutto.

Lace UP

Se amate il punk, quello di stampo californiano, dove il sole splende sempre alto in cielo e risponde ai nomi di Bad Religion, Circle Jerks, No Fx, Offspring o Green Day, i Lace-Up da Modena fanno al caso vostro.
La band esiste dal 2002 e da nove anni cerca di infuocare palchi e padiglioni auricolari. Testi in italiano si alternano ad alcune cover in inglese, come quella di “Moon on the water”.
I Lace-Up hanno anche suonato in Spagna e Portogallo, dove un loro componente si era rifugiato per studiare. Il punk rock è il loro verbo, un punk rock scanzonato e irriverente, che non scende nelle pieghe più politiche e sociali del genere. Discograficamente parlando hanno all’attivo tre titoli: “Divieto di sosta” (2004), “Coca e rum” (2006) e “9 mesi senza giacca” (2008).
I Lace-Up si divertono, per capirlo basta vedere i video postati su Youtube e con loro anche chi assiste ai concerti, momento di caos, frenesia e schiamazzi. Pop Punk per non intristirsi. E questo può bastare.

a.t.

Fuximile - Meglio Nudi

I Fuximile sono un gruppo di quattro elementi provenienti da diverse esperienze che un pò per caso, un pò per passione incrociano le loro strade nei primi anni 2000 fino ad arrivare a pubblicare nel 2010 questo EP 'Meglio Nudi'. Ascoltando le loro canzoni il primo riferimento che salta alla mente è il pop-rock scanzonato e disimpegnato di gruppi americani come Zebrahead o Sum-41 in versione meno Punk. Musicalmente i ragazzi ci sanno fare e questo è sicuramente il loro punto di forza: arrangiamenti potenti e ben strutturati accompagnati da una voce precisa e capace di coprire diversi registri di intensità. Si passa dal rock più spinto di 'Caramella' e 'Tu Du Du' alla più classica delle ballad 'A Chi Crederò', uno degli episodi più interessanti dell'EP.

I testi sono volutamente provocatori, alle volte quasi al limite del fastidioso (il qualunquismo di 'Tu Du Du'), ma sembra che questi ragazzi abbiano le idee chiare su come giri il mondo e stando alle loro invettive ('non credere a niente, cancella la gente dalla tua mente' in 'A chi Crederò') le cose non vanno molto bene…speriamo solo che non abbiano ragione!
Nel frattempo godiamoci un pò di sano Rock'n'Roll fatto da chi lo sa fare.