Dogs Don't like Techno

A Bologna hanno già un seguito dopo appena un anno di vita. Band al femminile di quattro elementi, vengono da realtà importanti della scena indipendente come le Mumble Rumble.
Sicuramente non fanno pop. Si definiscono rock/noise/punk/low-file/low-profile/low-cost, nascono nel tardo 2009, incidono il primo demo all'inizio del 2010 e dimostrano da subito di non aver bisogno di fare gavetta per sapere come si stà sul palco. Appena metti su il demo le Dogs Don’t Like Tecno si attaccano al polpaccio e non mollano la presa, le ascolti e immagini che alle superiori fumavano le sigarette in bagno e venivano viste come lungimiranti badgirl. Ed è sicuramente con la musica che incidevano il loro banco.
Pezzi come Punk Punther fanno trasparire il tipo di ricerca intrapresa in ambito sonoro e compositivo, la costruzione del pezzo si basa sull’alternanza di colline e picchi rocciosi, il suono della chitarra freddo e preciso si tramuta in rumore assieme ad una batteria che divi
ene più cattiva e caotica, il tutto con la voce che non stacca mai da un tono pericolosamente delicato.
Ci siamo. L’intenzione dell’immediatezza espressiva funziona sfacciatamente, intensamente ed egregiamente. Let Me See Things, The Opposite of Solid e The Darkest Part of the Day non sono da meno sotto questo punto di vista, l’utilizzo del rumore come vero strumento non è una cosa scontata in una band dalle influenze Punk/Noise, anzi è difficile estrapolarlo dal contesto generale ed utilizzarlo in maniera funzionale.
Postini avvertiti.



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Pete Yorn - Emiliaexclusive -

Pete Yorn è passato da Bologna per un concerto. Pete ha pubblicato otto album, ha collaborato con Frank Black (Pixies), Peter Buck (R.E.M.) e Scarlett Johansson (attrice), solo per citare alcuni nomi. La sua musica è un concentrato di rock, folk, amore e mistero. La sua musica è carica di pathos emotivo. Noi di Emiliamixtape abbiamo rivolto a Pete una domanda secca.

Quali sono gli artisti che stimi di più?
Stimo gli artisti che sono capaci di scrivere canzoni sulle proprie esperienze personali, ma che riescono a farle diventare vicine al vissuto dell’ascoltatore o di una persona che si conosce.

a.t.

MilaServeAiTavoli - SONDAinONDA

Questa settimana per SONDAinONDA è la volta di MilaServeAiTavoli: una divertente chiacchierata con tre dei cinque componenti del gruppo per conoscere meglio loro e la loro musica.
MilaServeAiTavoli nasce nel 2005 dalle ceneri di vari progetti musicali con la voglia e l'intento di realizzare un gruppo affiatato con un sound originale.
I Mila sono cinque teste pensanti che amano la musica in tutte le sue forme, trasformano le emozioni in testi cantautorali e melodie senza paura di contaminazioni, sempre alla ricerca di innovazioni ed originalità per riuscire a suscitare in voi ascoltatori la curiosità di scoprire la vera anima di Mila...
Ci hanno detto che sono in studio di registrazione, aspettiamo con ansia il momento di sentirli. Intanto vediamo cos'hanno da dirci e ascoltiamo una speciale versione acustica di "Mannaggia".
A voi i Mila Serve ai Tavoli.



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THE VILLAINS

The Villains Sono una band pavullese (loco in direzione appenninica nella provincia di Modena) con un EP alle spalle: The Villains, una mina nel deserto.
Un sabato pomeriggio ho caricato le tracce sul mio lettore durante una camminata per il centro di Bologna e mi sono sentito come un kamikaze in grado di esplodere da un momento all’altro in mezzo alla follia dello shopping compulsivo. La cassa dritta di Breakfast On The Shore sporcata da una chitarra ruvida svegliano in me qualcosa, la asfissiante passeggiata si trasforma lentamente in una soggetiva cinematografica.
I The Villains divengono il soundtrack della situazione che sto vivendo e questo già mi fa capire che tutto funziona come dovrebbe. La loro voce femminile è donna e non ragazzina, nei momenti giusti si trasforma in passione per tabacco e superalcolici facendo trasparire nella ruggine il giusto quantitativo di rabbia e centellinata perdita di controllo, in modo da rendere il complesso vicino al genere punk-rock, ma in abito elegante. Midtown Smiles seguita da Pretended to be Indie diventano il mio personale video di Bitter Sweet Symphony, dove l’effetto spallata di Ashcroft fa il suo degno lavoro, ma con il sorriso sulla bocca. La freschezza del suono infatti non può che indurre ad una sensazione vicina alla gioia ritrovata, d’altronde quando ascolti qualcosa di genuinamente stimolante non puoi che essere felice.
Anche The Big Khauna è una piacevole sorpresa, le sonorità si calmano senza perdere ruvidezza,
uno dei monologhi più emozionanti della settima arte finisce con lo srotolarsi e adagiarsi perfettamente sui suoni dei The Villains incrementando l’effetto soundtrack sopracitato.
Made Out of You e My Neighbour is a Pusher concludono in bellezza quello che avevo subito battezzato come un EP ad orologeria, da non perdere mai di vista e da maneggiare con cura.

Se i The Villains hanno trasformato il traumatico attraversamento del centro di Bologna di un affollatissimo sabato pomeriggio in una piacevole ed esaltante passeggiata... allora possono fare tutto, veramente tutto.

d.m.



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Sustain - SONDAinONDA

Tre anni fa Vittorio Bezzi si ritrova con una quarantina di pezzi in mano: li ha scritti e li ha arrangiati, manca solo un gruppo con cui suonarli. Mette insieme dei musicisti e un progetto: nascono così i SUSTAIN.
In questa intervista Vittorio ci racconta cosa l'ha spinto a fare musica e come sono cambiati in questi anni i Sustain.

Oggi i SUSTAIN sono:
Vittorio Bezzi - musica e parole, voce, chitarra ritmica
Omar Izzo - basso e arrangiamenti
Ivan Erroi - chitarra elettrica e arrangiamenti
Mario Scarpaci - batteria e arrangiamenti



Sul nostro canale Youtube potrete ascoltare la versione acustica di “Sarebbe stato bello”, lasciata a fine intervista oppure scaricate la canzone "Eternamente" presente sulla compilation Sonda Vol.1



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